Uva pugliese da vino: alla scoperta dei vitigni principali
Tipi di uva pugliese: quanti ne conosci?
5 ottobre 2020
Uve da vino e vitigni della Puglia
L’Italia è unanimemente riconosciuta come il primo produttore di uva da vino al mondo, davanti ad altri due Paesi europei come Francia e Spagna. Con i suoi 46.6 milioni di ettolitri di vino prodotti solo nel 2019 – stime OIV – il nostro Bel Paese non solo continua a dominare questa speciale classifica, ma può anche vantare una delle più importanti biodiversità vinicole a livello mondiale. L’uva pugliese da vino si distingue in modo peculiare all’interno di questa ricca varietà vitivinicola, e dalla sua lavorazione nascono diverse tipologie di vini pugliesi pregiati, che sono conosciuti e apprezzati in tutto il mondo.
All’interno della realtà italiana, la Puglia svolge infatti un ruolo molto importante nelle dinamiche produttive dell’uva da vino e non è un caso che la nostra regione sia seconda soltanto alla Toscana per volume di vino DOC prodotto. Clima favorevole, peculiarità del terreno e presenza costante del sole rappresentano infatti le condizioni ottimali per la coltivazione di diverse varietà di uva in Puglia, che possono così crescere floride ed essere poi lavorate per la produzione dei vini tipici pugliesi.
Uva pugliese da vino rosso
La Puglia dispone di 87.000 ettari di superficie vitata, con circa il 70% dei vitigni che si trova situato nelle zone pianeggianti che predominano nella regione. Ma quali sono i principali tipi di uva da vino coltivati in Puglia?
Andiamo a conoscere insieme quanti tipi di uva esistono per produrre i principali vini pugliesi.
- Uva da vino Primitivo in Puglia
La pianta di uva da vino Primitivo cresce principalmente nella zona centro-meridionale della Puglia e deve il suo nome al suo maturare in anticipo rispetto ad altri tipi di uva. È conosciuta per la sua morfologia cangiante, che varia a seconda del territorio e delle condizioni climatiche in cui il vitigno è coltivato. Questo tipo di uva da vino pugliese, che deve il suo nome a un sacerdote di Gioia del Colle, Francesco Filippo Indelicati, ha una limitata resistenza alla siccità e alle stagioni particolarmente piovose e umide, ed è per questo motivo che trova nella terra mediterranea pugliese un luogo florido dove poter crescere.
La peculiarità di questo tipo di uva da vino rosso è data da acini che accumulano grandi quantità di zuccheri e che quindi danno vita a vini dall’elevata gradazione alcolica. Nella nostra regione esistono due Dop specifiche e dedicate: Primitivo di Manduria e Primitivo di Gioia del Colle. Sono vini rossi dal colore molto intenso, un rubino-violaceo che tende al granato con l’invecchiamento. All’olfatto si presentano ricchi, fruttati e speziati, con sentori di prugna, mora e amarene ai quali si affiancano note di alloro e liquirizia. Il sapore è pieno e fruttato e con l’invecchiamento diventa velluto al palato. Si abbina perfettamente alla cucina locale.
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- Uva da vino Negroamaro in Puglia
L’uva da vino Negroamaro è un’uva versatile, il cui nome deriva dalla giustapposizione del termine latino niger al termine greco mavros, entrambi con il significato di nero. Questo tipo di uva da vino pugliese viene coltivata prevalentemente nel sud della regione, in Salento, e la comprovata origine greca risalente alla colonizzazione ellenica dell’VIII-VI secolo a.C. rende questo vitigno uno dei più antichi d’Italia.
Il vitigno Negroamaro è adattabile e cresce robusto, dando vita ad un vino dal colore rubino molto intenso, con riflessi tendenti al nero. Caratteristica di questo tipo di uva è un’accentuata resistenza alle malattie e una buccia molto ricca di polifenoli, naturali antiossidanti. L’elevata resistenza al calore rende quest’uva molto richiesta da diversi produttori situati nelle regioni calde di tutto il mondo.
Il grappolo è compatto, semplice e corto, con acini di media dimensione e una buccia pruinosa dalle sfumature nere e violacee. Il vino Negramaro che ne deriva ha un profumo intenso e fruttato che ricorda gli aromi di more, tabacco e chiodi di garofano e risulta asciutto, pieno e tendenzialmente amarognolo al palato.
- Uva di Troia
L’uva da vino di Troia è la terza varietà autoctona per importanza commerciale ed è principalmente diffusa nella zona centro-settentrionale della Puglia. Numerosi ipotesi raccontano le origini di questa varietà, ma la più attendibile vede l’uva Nero di Troia come originaria dell’omonima cittadina della provincia di Foggia e che fu fondata dai Greci.
Questo tipo di uva da vino è uno dei più difficili da coltivare in Puglia, in quanto la sua maturazione ottimale giunge mediamente verso fine ottobre, esponendo i vitigni a rischi climatici più alti e all’imprevedibilità atmosferica dell’autunno. Il particolare colore nero e violetto caratterizza fortemente il vino che ne deriva, dando vita a un vino Nero di Troia dal profumo armonico, con sentori di frutta rossa, prugna more e liquirizia; al gusto questo vino tipico pugliese si presenta speziato e legnoso, caldo e corposo, e questo lo rende ideale per una degustazione affiancata da arrosti e carne alla brace.
Uva da vino bianco pugliese: tutte le varietà
Nonostante il territorio della Puglia sia prevalentemente ricoperto da vitigni a bacca rossa, il panorama dei vini bianchi pugliesi si presenta corposo e rinomato e può vantare pregiati tipi di uva da vino bianco:
- Uva Fiano
L’uva da vino Fiano è un tipo di uva pugliese che gode di una ricca storia, in quanto deve il suo nome a un’antica popolazione ligure delle Alpi Apuane e la sua importazione in Puglia a Federico II di Svevia, nel XIII secolo.
Il vitigno del Fiano gode di una importante adattabilità alle diverse condizioni climatiche e, nonostante la sua vigorosità e fertilità, non produce elevate quantità di uva. Dal grappolo di piccola e media dimensione e di forma piramidale e alato, l’uva da vino Fiano produce vini longevi e ben strutturati, che si distinguono per la loro ricchezza di profumi fruttati e floreali dal sentore di pesche, mele, agrumi, pere, nespole, glicine ed erba tagliata. Al palato il Fiano di Puglia è ricco e deciso, caldo e vellutato nonostante la sua peculiare acidità.
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- Uva Moscato Bianco
L’uva da vino Moscato Bianco ha acquisito fama in Puglia grazie alla sua identificazione con la città di Trani, dove è conosciuta anche con il nome di Moscato Reale.
L’uva pugliese da vino bianco di tipo Moscato ha un grappolo compatto e piramidale e solitamente dispone di una sola ala; gli acini, dal colore giallo-verde, acquistano sfumature dorate a seguito della prolungata esposizione al sole che la Puglia regala alla sua terra. Forte elemento distintivo di questo vino bianco pugliese è la sua dolcezza, affiancata da un’accentuata gradazione alcolica, dal colore dorato e da un profumo intenso. Tali caratteristiche lo rendono un vino perfetto da assaggiare con un dessert.
A fronte di un invecchiamento di almeno un anno, da questo tipo di uva pugliese da vino si producono squisiti vini liquorosi, altamente alcolici.
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- Uva Malvasia Bianca
L’uva da vino Malvasia bianca, conosciuta anche nella variante nera coltivata nelle terre di Brindisi e Lecce, si identifica in maniera univoca con il territorio pugliese e si presenta come un tipo di uva bianca da vino elegante e aromatica, molto resistente alle avversità climatiche. I vitigni Malvasia Bianca sono una peculiarità delle zone di San Severo, Locorotondo, Martina Franca e Lizzano e hanno una maturazione generalmente precoce; presentano una fragranza piccante di albicocca e muschio e una percentuale di zucchero piuttosto alta. Queste caratteristiche rendono l’uva Malvasia Bianca particolarmente adatta alla produzione di spumanti e di passiti. I suoi grappoli di media grandezza e di forma conica e piramidale e i suoi acini sferoidali di colore giallo-verde producono un vino color paglia con riflessi dorati, che al palato è caldo, aromatico e floreale.
- Bombino Bianco
Il vitigno del Bombino Bianco è presente in diverse regioni italiane ed è caratterizzato da una forte eterogeneità. La varietà pugliese del Bombino Bianco si presenta come non eccessivamente produttiva in termini di volumi e giunge tardivamente a maturazione, circa qualche settimana dopo il Primitivo. È caratterizzata da grappoli d’uva conico-cilindrici, di grandezza media e i suoi acini hanno una spessa buccia dal colore verde con sfumature gialle.
Questa varietà di uva bianca da vino si diffonde prevalentemente nella zona centro-settentrionale della Puglia e la sua elevata acidità la rende idonea per la produzione di spumanti e vini fermi molto beverini. Un vino bianco tipico, nonché DOP di Puglia, è il Bombino Bianco di Castel del Monte: gusto asciutto e gradazione alcolica contenuta, colore paglierino e profumo fruttato, rendono questo vino bianco pugliese ideale per un aperitivo in compagnia. Agli esperti dell’Associazione Nazionale Sommelier un calice di vino Bombino Bianco ricorda i veri profumi del Sud.
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